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Quali sono le nuove tendenze nel futuro delle pizzerie dell’era del digitale, tra food delivery e take away
Nell’era del digitale il food delivery è passato dall’essere un servizio aggiuntivo al rappresentare una caratteristica ormai indispensabile per bar, ristoranti e tutte le attività di ristorazione in generale. Con l’avvento del covid poi, il fenomeno del delivery ha subito un’impennata notevole che non solo non accenna a scomparire ma che, al contrario, sembra addirittura destinata a diventare protagonista principale del futuro della ristorazione.
Ma già prima della pandemia, da circa 6/7 anni, il giro d’affari del food delivery era in costante aumento.
I numeri dell’anno 2019 non lasciano alcun dubbio a riguardo:
- Il giro d’affari in Italia era pari a 3,1 Mld
- +56% aumento medio annuo
- 30 Mln il numero di italiani che ordinavano a domicilio
- •€ 511 milioni realizzati attraverso le piattaforme on-line.
- Il fatturato che transa dalle piattaforme on-line aumenta di circa il 70% all’anno
Confrontando il +56% del giro d’affari medio e del +70% di aumento appena citato, si intuisce che il traffico di ordini si sta spostando sempre di più verso l’on-line.
Perchè è diventato famoso il Food Delivery?
Vi starete chiedendo quali sono i motivi principali che hanno permesso un incremento così significativo della domanda nel settore Food Delivery, vediamoli insieme.
- Alcuni dei fattori principali, senza il quale tutto questo non sarebbe possibile, sono sicuramente l’avanzare della tecnologia e la progressiva digitalizzazione della nostra società, che hanno reso sempre più semplice il processo di ordine e acquisto online. Da un computer, un tablet o uno smartphone, è sempre possibile ordinare la propria cena o il proprio pranzo a casa in pochi semplici click.
- La mancanza di tempo: imputabile a impegni di lavoro, studio ma anche per semplici hobby. Il delivery deve la sua fama alla promessa al consumatore di “far risparmiare tempo” e di conseguenza guadagnare momenti da dedicare alle proprie passioni o al riposo.
- Lo stress, ombra sempre più costante della nostra società frenetica, è anch’esso uno dei motivi che porta le persone a volersi concedere una coccola a fine giornata, e quale migliore coccola di una pizza calda sul proprio divano? Arrivare a casa la sera e poter ordinare comodamente da mangiare significa non dover pensare a cosa preparare e come, senza contare i tempi di cottura e tutto quello che insomma richiede ulteriori energie che, a fine giornata, non si hanno più.
- Anche i fattori legati alla compagnia incidono sul food delivery: guardare una partita di calcio con gli amici, ospiti improvvisi che piombano in casa, una serata con la dolce metà sono tutte occasioni nelle quali si preferisce ordinare a domicilio piuttosto che cimentarsi nella preparazione di chissà quale piatto e non godersi, per l’appunto, la compagnia.
Infine, anche la pandemia ha inciso notevolmente sul fenomeno:a causa delle chiusure forzate che hanno costretto le persone a stare in casa, i ristoratori hanno iniziato a puntare sempre di più sul delivery e l’asporto per continuare a sopravvivere.
Si stima infatti che, da quando sono iniziati i primi lockdown, l’80% dei ristoranti italiani sia passato alle consegne a domicilio, un dato importante considerando la rilevanza del settore della ristorazione nel nostro paese. Rinunciare ad un’opportunità simile ha significato, in molti casi, la chiusura totale dell’attività.
Nonostante le misure di contenimento per la pandemia siano state allentate, le consegne a domicilio non hanno subito un calo, anzi: i clienti continuano ad ordinare online sempre più spesso grazie anche ad una gamma di scelta sempre più ampia. Infatti non solo è aumentato il numero di ristoranti presenti online, ma anche quello delle app e in generale di piattaforme disponibili per accontentare le necessità di un pubblico crescente.
Se da un lato la crescita di un settore come il delivery comporta fiorenti possibilità economiche e la conquista di nuove fette di mercato, dall’altro lato significa anche prepararsi a rivoluzionare totalmente la propria attività e acquisire le conoscenze necessarie per tenersi al passo con i tempi e non rimanere travolti dai competitors.
Un ristoratore che non riesce a rispondere alla domanda di mercato non è competitivo e rischia di trovarsi a fine mese con un margine di guadagno troppo esiguo per poter rimanere a galla.
Attualmente è molto importante tenere in considerazione l’aspetto del delivery nel mondo della ristorazione perché si stima che, con l’avanzare del tempo e il perfezionamento delle tecnologie, la maggioranza del fatturato sarà derivante proprio dagli ordini online, quindi tramite piattaforme, app e social che si stanno già muovendo in tal senso per rendere l’esperienza d’acquisto sempre più a portata di mano.
Il rischio è quello di rendere la propria attività un prodotto come tanti, facilmente sostituibile, la cui differenza sarà unicamente il prezzo tra un ristorante e un altro. Per questo è importante sviluppare una strategia di marketing che sia vincente, capace di coniugare tradizione e tecnologia e che permetta di crearsi una clientela fidelizzata.
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Ma chi sono i principali protagonisti del food delivery?
Il target di riferimento principale per il Food Delivery è sempre stato, almeno fino al 2019, quello dei Millennials, cioè quella generazione compresa tra il 1981 e il 2001.
Ad oggi i millennials hanno un potere enorme: con le proprie abitudini di consumo, guidano il mercato in quasi tutti i settori, compresi quelli della ristorazione e dell’alimentare.
Cresciuti nel pieno salto del digitale e in un’epoca che viaggia sempre più veloce, i ragazzi appartenenti a questa generazione sono abituati all’uso quotidiano dello smartphone, delle app e della tecnologia in generale: un fenomeno come quello della consegna a domicilio a portata “di telefono” non poteva che essere accolta di buon grado.
Con una semplice app è possibile ricevere ovunque e praticamente in qualsiasi momento il cibo desiderato.
Le abitudini e lo stile di vita dei Millennials hanno reso fertile il terreno per la nascita e lo sviluppo del food delivery. L’arrivo della pandemia ha poi esteso l’interesse ad un pubblico sempre più ampio, coinvolgendo anche le generazioni precedenti e successive. Per questo motivo l’industria alimentare, della ristorazione e persino quella delle bevande hanno dovuto reinventarsi per soddisfare le richieste dei nuovi avventori.
Il food delivery infatti sta conquistando anche la generazione precedente, quella dai 36 ai 53 anni d’età, detta Generazione X, che spesso non ha più tempo per cucinare e preferisce ordinare d’asporto o a domicilio. Inoltre il food delivery non è più un privilegio esclusivo delle grandi città, ma si è esteso anche ai piccoli centri urbani grazie alle piattaforme che servono le zone locali.
È facile comprendere come al giorno d’oggi il servizio take away porti numerosi vantaggi sia a livello logistico che di organizzazione e visibilità.
Quali sono i prodotti più venduti nella delivery?
Studiare e capire quali siano i piatti più richiesti nella consegna a domicilio è uno strumento utile da impiegare per il proprio business: sapendo quale prodotto vende di più, puoi adeguare la tua produzione per raggiungere nuovi clienti.
- la pizza è sicuramente al primo posto, soprattutto per un pubblico giovane fino ai 40 anni
- subito dopo troviamo cibi come sushi, cinese e in generale piatti etnici
- al terzo posto, ma destinato probabilmente a superare il cibo etnico, vi sono gli hamburger e i panini, le cui richieste sono in forte aumento.
Un altro fenomeno da tenere in considerazione è la crescente richiesta di consegne sul posto di lavoro: come abbiamo accennato, già nel 2019 è stato registrato un aumento del 75% rispetto al 2018! quel che si definisce un vero e proprio BOOM! I prossimi anni sono quindi destinati ad un incremento superiore.
Con l’avvento dello smart working poi, la tendenza si è accentuata, causa i ridotti orari di pausa: anche se la propria casa è diventato l’ufficio o il luogo di lavoro di tante persone, la mole di lavoro crescente e i tempi di ri-organizzazione non hanno consentito ai lavoratori di ritagliarsi del tempo per cucinare, bensì il contrario.
È quindi nata una nuova categoria di clienti, cioè lavoratori che in pausa pranzo non possono spostarsi dal luogo di lavoro a causa delle tempistiche: un’ottima opportunità per i ristoratori che possono intercettare questo nuovo target con offerte mirate.
Ristorazione in sala o food delivery?
Il settore della ristorazione in Italia è da sempre governato dalla presenza fisica di un locale, sia esso una pizzeria o un ristorante. Ma è davvero vantaggioso decidere di puntare tutto sulla sala precludendosi l’opportunità di introdurre il delivery nella propria attività?
Diamo un’occhiata ai dati della situazione della ristorazione classica degli scorsi anni:
Nel 2018
- sono stati aperti 7.412 ristoranti
- ne sono stati chiusi 13.700
- Il saldo è negativo per oltre 6300 unità (Fonte: rapporto Fipe2019)
Nei primi nove mesi del 2019
- hanno avviato l’attività 10.231 imprese
- mentre 19.674 l’hanno cessata
- Il saldo è negativo per 9.443 unità (Fonte: rapporto Fipe 2019
per tutto il comparto, ristorazione, bar, mense & catering)
È facile notare quanto sia difficile sopravvivere in questo campo: una grande fetta di ristoratori è costretta a chiudere l’attività già dopo pochi mesi dall’apertura o nel migliore dei casi dopo qualche anno.
Nel 2020 poi, la situazione covid ha rimescolato totalmente le carte in tavola, diventando un’opportunità per chi ha saputo reinventarsi e giocare d’anticipo sulle reali esigenze del pubblico.
Nonostante i duri colpi subiti dall’inizio della pandemia e con il perdurare di misure di sicurezza, ad oggi è la ristorazione in sala che continua a detenere la fetta più grande di fatturato complessivo: solo nel 2019 si è registrato un fatturato di 85 miliardi di cui solo il 3.6%, cioè 3,1 miliardi, era rappresentato dal delivery.
Questo non vuol dire cullarsi del fatto che la sala rimarrà per sempre la principale fonte di guadagno: si stima infatti che nei prossimi anni ed entro il 2030 le piattaforme di food delivery arriveranno a generare un giro d’affari sempre superiore, fino alla rivoluzione del sistema di ristorazione per come lo conosciamo oggi.
Dark Kitchen, Ghost Restaurant e nuove app sono già il futuro per molti ristoratori, ed è certo che chi vuole buttarsi nel campo dell’imprenditoria nella ristorazione dovrà quindi puntare su un servizio di delivery avanzato, riconoscibile ed efficiente per rispondere alle esigenze del mercato.
Se vuoi avviare un’attività nel settore food delivery o rinnovare il servizio di consegna a domicilio della tua pizzeria, Hot Dry ti offre la consulenza necessaria per valutare insieme gli obiettivi da raggiungere, grazie alla partnership stretta con Dynamic Food Brands, l’azienda italiana più qualificata nel settore del delivery!
Hot Dry è specializzata in attrezzature e prodotti pensati su misura per il food delivery: dai forni mantenitori per ristorante alle box per la pizza, i nostri brevetti anticondensa sono studiati per garantire al cliente un prodotto buono e di qualità come quello della tua pizzeria.
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